Di fronte al grido d’allarme lanciato dall’ultima indagine di Confcommercio e Centro Studi Tagliaferri, che fotografa il drastico calo del commercio di prossimità nel periodo 2012-2024, Europa Verde Toscana rinnova il proprio impegno a fianco di commercianti, artigiani e produttori locali, oggi in piena emergenza, spesso dimenticati dalle istituzioni.
Come dimostrano i dati, ciò che sta avvenendo non è solo un crollo economico, ma un vero e proprio declino sociale e culturale. I negozi di vicinato, le botteghe artigiane, i mercati rionali sono presidi di vita, di relazioni e di sicurezza. Dove chiude un’attività, si spegne un pezzo di comunità. Cresce la solitudine, si svuota il tessuto urbano, aumenta il degrado e l’insicurezza, reale e percepita.
Da anni Europa Verde Toscana lavora su questi temi anche attraverso la campagna “Io Compro Toscano!”, una rete che coinvolge oltre 100.000 persone sui social, nata per sostenere il commercio locale, le filiere artigiane e i prodotti del territorio.
Difendere il piccolo commercio e l’artigianato significa anche resistere alla logica del consumo usa-e-getta e della fast fashion, che produce scarti, inquina e non lascia valore nei territori. Significa scegliere prodotti durevoli e autentici, frutto di mani esperte, capaci di raccontare storie, identità, radici. L’artigianato è un patrimonio culturale vivente, e difenderlo è una forma concreta di resistenza culturale contro l’omologazione imposta dalle grandi catene e dalle piattaforme globali.
Allo stesso modo, è indispensabile ricostruire le filiere agroalimentari locali, legate alla stagionalità, alla qualità e alla cura del paesaggio. Acquistare cibo prodotto nel proprio territorio significa ridurre le emissioni, garantire genuinità, tutelare l’equilibrio idrogeologico e offrire alle persone la possibilità concreta di continuare a vivere nelle aree rurali.
Per questo, Europa Verde Toscana propone un piano regionale straordinario di defiscalizzazione e sostegno strutturale alle attività di commercio, artigianato e agricoltura locale, con particolare attenzione alle zone interne e meno turistiche, oggi escluse dai grandi flussi economici ma strategiche per il futuro sostenibile della nostra regione.
È il momento di invertire la rotta: ben vengano eventi occasionali o vetrine promozionali ma non bastano, serve un cambio di paradigma. Bisogna rimettere al centro la comunità, la qualità della vita, le relazioni tra persone, territori ed il Buon vivere. Serve una visione diffusa integrata per la Toscana, che ricomponga il legame tra città, borghi e campagne, investendo in autonomia produttiva locale, nella rigenerazione dei centri storici con finalità sociali, e nel rilancio della nuova imprenditoria giovanile legata ai mestieri antichi e ai modelli sostenibili.
Salvare il piccolo commercio, l’artigianato e la produzione locale non è un atto nostalgico.
È una scelta strategica per il futuro della Toscana.
Eros Tetti
Coportavoce Europa Verde Toscana
Alleanza Verdi Sinistra