Il Sindaco Pardini e la sua amministrazione non hanno nessuna visione per Lucca, famiglie e cultura sacrificate sull'altare del turismo mordi e fuggi. Una città allo sbaraglio.

Sarà il caldo, sarà la poca lucidità che ne deriva, ma a Lucca, pur governando coloro che vantano di sostenere la famiglia tradizionale, non esistono politiche serie che vadano incontro alle necessità delle famiglie, anzi proprio il contrario. Prendiamo ad esempio la biblioteca Agorà, uno degli ultimi baluardi per famiglie e bambini, minacciata di vedere sottratti spazi vitali per nuovi uffici comunali. Con la sua vasta offerta di attività, l'Agorà è un faro nella comunità, eppure questa amministrazione sembra decisa a ridimensionarla. O la qualità dell'aria non presa mai realmente in considerazione o relegata a questione quasi inopportuna, la stessa aria che i nostri figli ogni giorno respirano.
 
E poi c'è la questione della sicurezza. Promessa e sbandierata con tanta enfasi, ma la realtà è ben diversa, prendiamo ad esempio Piazza San Michele in Foro: un gioiello che sembra abbandonato al degrado, un quadro fuori controllo. 
 
Sovente si ergono a paladini della cultura e dell'identità. Ma la loro idea di promozione culturale si limita a organizzare eventi mastodontici, che desertificano il tessuto sociale invece di rinvigorirlo. Lucca è sempre più trasformata in un grande palcoscenico per turisti mordi e fuggi, mentre i lucchesi vedono ridursi i loro spazi di aggregazione e la propria identità culturale. Con un'offerta sì grandiosa, ma scarsamente accessibile alle famiglie e ai cittadini locali che rimangono letteralmente esclusi. Un altro esempio è l’ex Balilla, luogo che a molti nell'amministrazione dovrebbe esser caro, è così mal ridotto che viene scambiato e usato come parcheggio improvvisato da chi visita la città.
 
La destra al governo a Lucca si era presentata come l’alternativa al Sindaco Tambellini, promettendo un cambio di rotta. Eppure, ciò che vediamo è solo una brutta copia, estremamente peggiorativa, delle stesse politiche, senza innovazione né visione. La città si ritrova con una politica priva di idee, incapace di adattarsi alle sfide attuali. Nessuna idea sulla mobilità, nessuna idea sull'energia, nessuna idea sul verde urbano, nessuna idea sul miglioramento della qualità dell'aria e potrei continuare a lungo, niente di niente. Spero sinceramente di sbagliarmi per il bene della città.
 
Una politica senza visione è destinata a fallire, e il tempo a disposizione si esaurisce in fretta. Governare una città non è solo amministrazione ordinaria, ma richiede una visione chiara per restituire Lucca ai suoi abitanti. È necessario migliorare la qualità della vita, spazie ed eventi accessibili, garantire un ambiente sano, diritti e sicurezza, mettendo al centro il buon vivere per tutti. Salvaguardare l'identità e la cultura di Lucca è fondamentale, come anche ricordarsi delle frazioni e dei borghi circostanti, troppo spesso relegati a semplici e costosi satelliti. Una città non vive senza un rapporto organico con la sua campagna e i suoi borghi.
 
Un buon governo deve essere presente e attivo, non solo nei grandi eventi, ma nella quotidianità dei cittadini. Deve ascoltare e rispondere ai bisogni delle persone, valorizzare i luoghi di aggregazione e promuovere una vera integrazione sociale. Solo così si può costruire una città vivibile, dove la cultura non è solo spettacolo, ma parte integrante della vita quotidiana. Solo così Lucca potrà affrontare le sfide future e restituire ai suoi cittadini una città degna di essere vissuta. Questa non è utopia calata dal nulla ma è già realtà in tante città europee delle stesse dimensioni di Lucca, basterebbe solo la volontà di osare a rendere migliore la vita dei cittadini." Così in una nota Eros Tetti portavoce regionale di Europa Verde  Alleanza Verdi Sinistra

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